Zeman incompreso maestro di calcio: il bilancio dice più Lazio che Roma

03.02.2013 12:30 di  Alessandro Pizzuti   vedi letture
Festa 110° Lazio
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© foto di Foto di Alessandro Pizzuti

Finisce l'avventura romana numero tre per Zeman, con un bilancio cittadino che dice più Lazio che Roma, sia per il tempo trascorso, che per le partite giocate e vinte. Sempre alti i piazzamenti in classifica: secondo e terzo nei campionati terminati in biancoceleste, quarto e quinto in quelli in giallorosso. L'esonero arriva sempre fra gennaio e febbraio, nel suo atavico momento no.. quando le sue squadre stentano, perchè le gambe dei calciatori non mettono in pratica quello che Zeman ha in testa. Con la Lazio dopo uno sfortunato Lazio - Bologna 1-2 fu esonerato per telefono mentre era a Coverciano, questa volta non ha risposto ai suoi dirigenti attuali mentre giocava a golf ed ha dovuto leggerlo per sms.

Poche luci in ambito internazionale, anzi quasi un problema non provare gli schemi in settimana per la Coppa Uefa, ma malgrado tutto due quarti di finale raggiunti con entrambe.

Nei derby no, un disastro. Su dodici derby tre vittorie, tre pareggi e sei sconfitte. Tra le quali spiccano le quattro consecutive del Poker, come i quattro gol dell'ultimo esonero col Cagliari, che ribalta l'ormai famoso "tavolino".

Lui disse che era stato bene in entrambe le squadre, ma che la Roma ha una tifoseria più calda, portando l'esempio del pubblico nelle amichevoli, ma se ne sarà reso conto in Coppa Italia che non era vero, perchè nella semifinale il pubblico giallorosso con l'Inter era la metà di quello della Lazio contro la Juve. Il calcio è anche vivere e seguire l'umore del momento e questo Zeman lo capisce poco, perchè è grande uomo di calcio limitato al campo, se si cerca di renderlo qualcosa di diverso dall'allenatore del 4-3-3 immodificabile, dal Mister iper offensivo che sa far diventare grandi giocatori dei giovani talentuosi, ma sconosciuti, si fa solo il suo male.

Nella coppa nazionale il bilancio è due semifinali conquistate, con la Lazio nel '96 e con la Roma in questa stagione eliminando la Fiorentina e chissà se con l'Inter, battuta all'andata, avrebbe ottenuto o no la finale a gara unica all'Olimpico.

Palermo o nuovamenente Pescara, o magari una nuova avventura, con qualcuno che crederà di nuovo in lui. A Roma no, nessuno lo chiamerà di nuovo ad allenare la prima squadra, magari potrebbe dirigere un settore giovanile, fra qualche anno però.. sarà difficile limitarsi al golf o tornare agli sport di gioventù, perchè il mister che magari leggerà questo articolo, praticava hockey su ghiaccio, pallanuoto e pallamano; anche in Italia nell'handball fu allenatore e giocatore.

Da pallanews:

Arrivederci Boemo, alla prossima Zemanlandia.