In carcere per vedere una partita

05.11.2014 10:39 di  Alessandro Pizzuti  Twitter:    vedi letture
Fonte: blogo
In carcere per vedere una partita

I giocatori della nazionale italiana di pallavolo maschile lo scorso giugno si mostrarono subito solidali con le donne iraniane cui era vietato entrare nel palazzetto dello sport di Teheran per vedere dal vivo una partita di volley, tanto che fecero un video-appello per aprire i palazzetti a tutti senza alcuna distinzione di sesso.

La stessa Federazione internazionale di pallavolo, riunita al Congresso Mondiale lo scorso weekend a Cagliari, ha preso a cuore il caso di Ghoncheh Ghavami, la giovane avvocatessa britannica di origine iraniana che proprio lo scorso 20 giugno, giorno di Iran-Italia per la World League 2014, è stata arrestata per aver partecipato a una protesta pacifica contro il divieto imposto alle donne di assistere come pubblico a eventi sportivi in impianti pubblici insieme agli uomini.

Il tifo iraniano, peraltro, è uno dei più colorati e appassionati nei palazzetti di tutto il mondo. Lo abbiamo visto nei nostri, sempre durante la World League, e anche in Polonia nel corso dei Mondiali. Uomini e donne al seguito della loro nazionale di pallavolo, spesso pescati dalle telecamere. Eppure in casa propria le donne non possono entrare e infatti nei palazzetti iraniani il tifo è molto più spento rispetto a com'è quando la squadra allenata da Slobodan Kovac gioca fuori casa.

Ora che Ghoncheh Ghavami è stata condannata a un anno di carcere per "diffusione di propaganda contro il sistema", da tutto il mondo della pallavolo arrivano messaggi di solidarietà per lei e la sua famiglia e la Lega Pallavolo di Serie A maschile e la Lega Pallavolo Serie A Femminile hanno deciso di aderire alla campagna di sensibilizzazione promossa a livello internazionale dalla stessa Fivb e d'ora in poi su tutti i campi di volley italiani prima del fischio di inizio saranno esposti dalle squadre due striscioni contenenti la richiesta di liberazione di Ghoncheh Ghavami. Il messaggio Free Ghoncheh (come la pagina Facebook aperta dal fratello) sarà ripetuto anche sui rotori pubblicitari di tutte le squadre della SuperLega che, grazie allo streaming e alla distribuzione televisiva mondiale, saranno visti in tutto il mondo.